Francesco Solinas

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Padre Francesco Solinas (Sassari, 22 febbraio 1911Cagliari, 10 dicembre 1983) è stato un sacerdote, religioso, pedagogo ed educatore cattolico italiano.

La sua figura è legata alla fondazione del Villaggio San Francesco a Cagliari, casa di accoglienza per bambini e ragazzi orfani o con famiglie in difficoltà.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vita sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Solinas nasce a Sassari ultimo di 11 figli.[1] Seguendo le orme del fratello Michele, frate minore conventuale, studia in Umbria dove riceve gli ordini minori. Nel 1934 è ordinato sacerdote a Cagliari. Dopo un breve periodo come missionario in Cina lavora a Roma come segretario personale del Ministro Generale dei Francescani Minori Conventuali l'americano padre Beda Hess.[2] Nel 1939 viene nominato parroco della chiesa dell'Annunziata a Cagliari. Durante gli anni di guerra opera in favore della popolazione in difficoltà, soprattutto a causa dei devastanti bombardamenti anglo-americani del 1943. L'esperienza di soccorso e cura dei ragazzi bisognosi e indigenti, porterà Padre Francesco a dedicarsi completamente alla realizzazione delle opere ad essi dedicate. Nel febbraio del 1945 viene fondato il “Conservatorio francescano del sacro Cuore” a Cagliari. I ragazzi vengono ospitati in varie strutture del demanio marittimo riconvertite in dormitori, refettorio, officine e laboratori. Agli ospiti, oltre al vitto e alloggio, viene garantita istruzione, attività ludica e, ai più grandi, formazione professionale.[3] Nel 1953 nasce il progetto Villaggio San Francesco, nel quartiere cagliaritano di Giorgino, organizzato, primo in Sardegna, sul modello della casa-famiglia: piccoli gruppi guidati da una responsabile per gruppo.[4] Dopo alcuni anni, l’opera viene trasferita a Sassari e nel 1960, con decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, viene riconosciuta come Ente Morale.[4] Nel 1961 a Milano e nel 1963 a Torino vengono aperte delle casa-famiglia per i ragazzi emigrati. Nel 1963 Padre Francesco, con le sue collaboratrici, ritorna a Cagliari con un progetto adeguato alle mutate esigenze sociali. Muore nel dicembre del 1983 a Cagliari. Le attività del Villaggio proseguiranno con l’impegno delle volontarie.[5]

Dopo la morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1998, in occasione della donazione degli edifici della sede di Sassari all’Arcidiocesi, è stata posta una lapide commemorativa. L’epigrafe ricorda la vocazione educativa di Padre Solinas, la particolare organizzazione dell’istituto, e la dimensione sociale del suo impegno formativo, perlopiù rivolto ad orfani e minori abbandonati.[6] Nel 2003 il comune di Cagliari ha dedicato una via cittadina al Padre Solinas Francesco nel quartiere dove aveva sede il Villaggio, sito attualmente occupato dal Liceo Scientifico “Alberti”.[7]

Aspetti pedagogici[modifica | modifica wikitesto]

Lo psichiatra Pierre Bovet e il pedagogista Ernesto Codignola, che conobbero personalmente Padre Francesco Solinas e le sue iniziative a favore dei ragazzi orfani e abbandonati, encomiarono le sue intuizioni pedagogiche, confermate dal confronto con esperienze europee e italiane, sulle urgenze dell'educazione e sulle modalità più attente al rispetto dei fanciulli.[8]

Il Villaggio San Francesco è stata la prima forma di comunità gruppi famiglia in Sardegna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ N.Cara, Campione di generosità, Almanacco di Cagliari 1988, Cagliari, Costantino Fossataro,1988, s.p., pagina 2
  2. ^ C. D'Alessandro, Educazione nuova e attivismo pedagogico nel pensiero e nell'opera del padre Francesco Solinas, I problemi della pedagogia, n.1-3, 2002, p.75
  3. ^ N.Cara, Campione di generosità, Almanacco di Cagliari 1988, Cagliari, Costantino Fossataro,1988, s.p.,pagine 3-5
  4. ^ a b N.Cara, Campione di generosità, Almanacco di Cagliari 1988, Cagliari, Costantino Fossataro,1988, s.p., pagina 6
  5. ^ N.Cara, Campione di generosità, Almanacco di Cagliari 1988, Cagliari, Costantino Fossataro,1988, s.p.,pagine 6-7
  6. ^ C. D'Alessandro, Educazione nuova e attivismo pedagogico nel pensiero e nell'opera del padre Francesco Solinas, I problemi della pedagogia, n.1-3, 2002, p.73
  7. ^ cfr. C. D'Alessandro, Educazione nuova e attivismo pedagogico nel pensiero e nell'opera del padre Francesco Solinas, I problemi della pedagogia, n.1-3, 2002, p.79 n
  8. ^ C. D'Alessandro, Educazione nuova e attivismo pedagogico nel pensiero e nell'opera del padre Francesco Solinas, I problemi della pedagogia, n.1-3, 2002, pagine 55-69

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario Biografico dell'Educazione 1800-2000, diretto da G. Chiosso e R. Sani, Editrice Bibliografica, Milano 2013, vol. II, alla voce Solinas Francesco, compilata da A. Marrone
  • E. Codignola, Maestri e problemi dell’educazione moderna, Firenze, La Nuova Italia, 1951, pp. 256-260
  • N. Cara, “Campione di generosità: nel febbraio 1945, padre Francesco Solinas fondò, a Cagliari, un’istituzione rivolta a soccorrere i giovani bisognosi”, in Almanacco di Cagliari 1988, Cagliari, Costantino Fossataro, 1988
  • E. Marongiu, Francesco Solinas, in A. Romagnino (a cura di), Cagliaritani illustri, 2 voll., Cagliari, Edizione della Torre, 1993, vol. II, pp. 461-478
  • C. D’Alessandro, Educazione nuova e attivismo pedagogico nel pensiero e nell’opera del padre Francesco Solinas, «I problemi della pedagogia», n. 1-3, 2002, pp. 55-94
  • A. Marrone, Educare in Sardegna. Tracce biografiche di alcuni protagonisti tra XIX e XX secolo, Cagliari, PFTS, 2020, pp. 94-95
  • A. Marrone, Lapide a Francesco Solinas (1998), 2022, in «Banca dati delle memorie pubbliche della scuola», DOI: 10.53218/1915